Stamattina sono andato a pagare un bollettino non domiciliabile , ne pagabile tramite i servizi online ( o disservizi se preferite).
L’ufficio postale ha sede in un prefabbricato degli anni ’80 come se ne vedono tanti nei paesini italiani e’ vicino , e’ una bella giornata quindi vado a piedi; nel parcheggio noto subito le prime scene bibliche per i 15 posti disponibili sono presenti oltre 20 macchine….
Cerco di entrare, cerco perche’ una delle doppie porte installate funziona male e siamo in due che ci aiutiamo con la forza per farla desistere ad aprirsi ( il mio pensiero va alla vecchina di 70 anni che deve per forza di cosa prendere la pensione) .
Nell’interno l’ufficio e’ quasi deserto ( e le macchine di prima ? dipendenti strano sono solo in tre agli sportelli), il “gestore di code” non e’ funzionante quindi mi metto in file dietro a 5-6 persone, pensando l’ho scampata questa volta…..
L’attesa e’ un po’ lunga perche’ ogni sportellista deve pubblicizzare i veri libri, tariffe di cellulare, pacchi, servizi finanziari ad ogni cliente, davanti a me c’e’ un signore di circa 80 anni certo non interessato ma cosi’ gentile da non dire niente al povero impiegato delle poste.
Dopo un po’ tocca a me , non ho contante e decido di pagare con il pos , nel digitare il numero noto che due numeri del tastierino ( modello 1920) non funzionano , lo faccio presente ed il prode “tecnico ” dall’altra parte del vetro comincia a smanettare sul povero aggeggio tecnologico e comunque dopo un po’ riusciamo a far andare avanti il pagamento.
Sarebbe finita se la macchina “mangia bollettini c/c postali” ( io la indentifico cosi’ da quando avevo 6 anni ) cominciasse a non ridare indietro il pezzo di ricevuta ma a sminuzzarlo all’interno…allora per la seconda volta il prode tecnico dall’altra parte del vetro interviene: apre la malefica e in men che non si dica ripara la situazione ( con tanto di cerotto ) e mi rida’ la mia mezza parte del bottino.
Oggi sono stato fortunato…..ho incontrato dall’altra parte del vetro un “tecnico provetto”.
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